I docenti e la
storia
Ma qual è il senso della
storia e quale la valutazione della disciplina da parte dei docenti?
Un primo dato da evidenziare è che la storia è materia complementare
di un'altra più rilevante nell'economia scolastica e le viene
dedicato minore impegno di aggiornamento ed
approfondimento.
Comparando due ricerche,
condotte a cinque anni di distanza l'una dall'altra dagli Istituti
per la storia della resistenza e della società contemporanea della
provincia di Alessandria (1989) e di Reggio Emilia (1994), si
ricavano spunti interessanti per una migliore conoscenza del
rapporto tra gli insegnanti e la storia, prima del decreto del
Ministro Berlinguer sull'insegnamento della storia contemporanea
nell'ultimo anno (D.M 682, 4.11.96). La maggioranza dei docenti si
dichiara abbastanza soddisfatta dei programmi in vigore rimanendo
fedele alla sequenza cronologica della storia generale e facendo un
uso tradizionale del manuale. L'insegnamento della storia risulta
sostanzialmente finalizzato alla conoscenza di eventi e di
personaggi, senza alcuna riflessione sulle radici storiche del
presente. Molti docenti intervistati sono consapevoli che il
linguaggio storiografico non risulta chiaro agli studenti e che la
storia è materia difficile da insegnare ; riconoscono, inoltre, che,
alla fine del ciclo degli studi, la maggioranza degli allievi non ha
acquisito una mappa concettuale per orientarsi nella
contemporaneità.. Il modello di insegnamento risulta conformato a
un'informazione neutrale, da cui è volutamente espunta la componente
ideologica e politica, che, invece, contiene elementi conflittuali e
problematici utili a proporre il confronto tra posizioni diverse,
favorendo la costruzione di un pensiero critico. Le molteplici
componenti storiche vengono, infatti, spesse riassunte e
semplificate, con la compromissione di una visione adeguata della
complessità e della pluralità della storia, o meglio delle storie,
al di fuori di un coinvolgimento degli studenti, che rimangono
ricettori passivi della lezione.
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