IL DECALOGO DEL G8

 
  • Costituire una struttura civile integrata

  • "Rapida" nomina di un rappresentante speciale del segretario generale dell'Onu che guiderà la struttura
  • Integrazione nella struttura di altre Organizzazioni internazionali con esperienza nel settore
  • Un Comitato direttivo (Steering board) comprendente Ue, Onu, Osce, Paesi membri del G8 e le organizzazioni coinvolte
  • Stretto coordinamento tra presenza civile e militare nel Kosovo
  • Il dispiegamento sul terreno di una struttura di applicazione degli aspetti civili, appena ci saranno le condizioni di sicurezza
  • Convocazione "urgente" da parte dell'Onu di una conferenza delle organizzazioni internazionali coinvolte per assegnare specifici settori di intervento
  • Priorità al dispiegamento di una forza di polizia civile internazionale e all'addestramento di poliziotti reclutati in loco che rileveranno "quanto prima" la Kfor nella vigilanza sull'ordine pubblico
  • "Rapida" convocazione di una conferenza dei donatori per il Kosovo a cui gli Otto promettono di prender piena parte
  • Il ritorno alla stabilità nel Kosovo deve esser parte di una più ampia strategia per la rigenerazione dell'area, come previsto dal Patto di stabilità per il Sud-Est europeo

(La scheda è tratta da "La Stampa", 11 giugno 1999)

 

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