Considerazioni
preliminari
Il
progetto focalizza in primo luogo l’attenzione sull’intreccio tra
memoria e storiografia, e si specifica in una riflessione sulle
relazioni tra pubblico e privato, tra memoria individuale e
generazionale. La riflessione compiuta in questo lavoro biennale ha
evidenziato alcuni problematiche che sono diventate la base di questa
proposta:
1.
la separazione tra memoria e storia si riflette nella distanza
tra pubblico e privato
2.
la memoria individuale è spesso appiattita sui media e sugli
stereotipi da essi offerti
3.
la storia politica emargina la storia sociale e gli eventi
prevalgono sui processi nella costruzione di memoria
4.
la crisi dell’adulto e del formatore coincide con la
difficoltà a recuperare il senso dell’esperienza nella
società contemporanea
5.
c’è una difficoltà a determinare i propri valori (da parte
dell’adolescente e dell’adulto/a) e a connetterli con il senso
della storia
6.
la
mancanza di una progettualità forte nelle ultime generazioni rischia
di eliminare il futuro e di far perdere il senso del passato,
appiattendo la percezione della temporalità negli adolescenti su un
presente eterno e non modificabile
Obiettivi
formativi (anche
in vista di eventuali esiti didattici)
Queste
problematiche, trasformate in bisogni formativi, ci hanno guidato
nell’individuazione dei seguenti obiettivi :
1.
Conseguire la consapevolezza del
rapporto tra memoria e storia, tra biografia personale e
dimensione pubblica; riconoscimento della distanza che divide
non solo storia e memoria, ma anche le diverse memorie;
2.
Analizzare il processo di costruzione della memoria individuale e
collettiva; comprendere in che modo la dimensione sociale e il
progetto condiviso della propria generazione hanno
influenzato le scelte personali;
3.
Individuare la rilevanza dei processi sociali nel mutamento storico e
coglierne i legami con la sfera della politica; approfondire le
dinamiche storiche tra dimensioni pubblica e privata;
4.
Superare la percezione di isolamento generazionale, grazie alla
valorizzazione delle possibili relazioni tra culture ed esperienze e
l’individuazione di opportune strategie di comunicazione;
5.
Rendere consapevoli del proprio universo valoriale e di come esso sia
intrecciato in modo dinamico con i processi storici;
6. Acquisire
consapevolezza delle diverse forme di progettualità, legate alla
pluralità dei tempi sociali
e individuali, e della possibilità di
gestione (se non di determinazione) dei mutamenti
e della complessità;
7. Ritornare
all’interesse verso la storia collettiva e sociale attraverso la
valorizzazione del coinvolgimento nella politica, grazie alla scoperta
dell’inevitabile legame tra pubblico e privato: dalla curiositas
alla cura;
DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI RICERCA
La
ricerca individua il campo di indagine nelle trasformazioni delle
famiglie nel corso degli anni ’50-’60 in Italia. La famiglia viene
intesa come luogo di osservazione di:
·
Rapporti tra generazioni
·
Ruoli sessuali e rapporti di genere
·
Scelte demografiche
·
Modi e luoghi dell’abitare
·
Tempi individuali, familiari e sociali
·
Risorse e consumi
PRIMA
FASE: ricerca e produzione di fonti di memoria
·
Ricognizione
sugli aspetti teorici dell’uso delle fonti orali e di memoria.
Bibliografia da Bertacchi, Contini, Passerini, Portelli
·
Esercizio autobiografico o di interviste reciproche
sull’esperienza familiare nell’infanzia o nell’adolescenza: si
potrebbe partire dalla ricostruzione della propria esperienza/memoria
sulla base della griglia
di interviste presente in La famiglia degli anni 50, ricerca a
cura del Landis
·
Esame di interviste che diano conto di differenti esperienze e
di diverse autorappresentazioni. Individuare
le informazioni su contesto, sentimenti,
atteggiamenti
Altre fonti di memoria: a scelta tra la documentazione
raccolta da Landis, Insegnanti di storia, video e interviste su
La famiglia degli anni 50; da Irsifar, Giovani donne
inurbate a Roma negli anni’50; da Irrsae-Piemonte, Genere,
storia, scuola: sei percorsi didattici, 1999; Alasia,
Montaldi, Milano, Corea; Revelli, L’anello forte;
numeri monografici di Memoria su Bambini,
Bambine racconti
d’infanzia
SECONDA
FASE: dalla griglia interpretativa alle parole chiave.
Una
prima serie di parole chiave può
essere:
·
soggettività; memorie; storie;
·
esperienza, aspettativa, temporalità
·
generazione;
·
ruoli maschili e femminili;
·
privato, pubblico;
·
politico; sociale; etico
·
cambiamento/permanenza;
·
modernità; modernizzazione; postmodernità;
Lavorare
sulle definizioni a partire da alcuni testi teorici quali:
Passerini, Leccardi, Rossi-Doria, Di Cori, Jedlowski, Koselleck,
Bourguière, Siebert, Saraceno, Piccone Stella, Ferrajoli, Generazioni
numero di Parole chiave, Ceserani, Giddens
Terza
fase:
confronto con la storiografia.
Rileggere
la storiografia attraverso le parole chiave del glossario; individuare
i modelli interpretativi e confrontarli con i dati delle interviste.
Storiografia
sulla famiglia: Barbagli, Anderson, Bimbi
Storiografia sull’Italia repubblicana: Storia
dell’Italia repubblicana, Einaudi; Crainz, Ginsborg, Lanaro,
Colarizi
Quarta
fase: confronto con
altre fonti coeve
sulla famiglia
Ricontestualizziamo
le memorie rispetto ad altre fonti coeve variate nella tipologia,
evidenziando i “vuoti” di memoria, le cesure/censure, la gerarchie
delle rilevanze.
·
Fonti quantitative:
-
demografiche
-
economiche
·
Fonti giuridico-politiche
-
leggi, sentenze
-
dibattiti parlamentari
·
Fonti sociologiche
-
inchieste giornalistiche
-
indagini sociali
·
Fonti visive
-
fotografie
-
inchieste televisive
-
manifesti pubblicitari
·
Fonti urbanistiche-architettoniche
- Piani
regolatori
- Modelli abitativi
·
Fonti letterarie e artistiche
-
letteratura
-
film
Quinta
fase: analisi dei
risultati
In
questa fase l’acquisizione
della consapevolezza del rapporto memoria-storia dovrebbe emergere
attraverso il rilievo delle omogeneità e differenze rispetto a
periodizzazioni, cesure, oblii nelle memorie e assenze nelle
storiografie, e la successiva operazione di problematizzazione
delle indicazioni emerse.
Sesta
fase:
ricomposizioni
Confronto
tra generazioni e tra diverse soggettività; approfondimento
di prospettive critiche nella trasmissione; inizio di
consapevolezza delle stratificazioni temporali .
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