Memoria e insegnamento della storia contemporanea

Roma, 3-6 aprile 2001

IV sessione

La famiglia italiana e i processi di modernizzazione

Gruppo: Pietro Biancardi, Giulia Centineo, Francesca Koch, Ermanno Rosso

 

Considerazioni preliminari

Il progetto focalizza in primo luogo l’attenzione sull’intreccio tra memoria e storiografia, e si specifica in una riflessione sulle relazioni tra pubblico e privato, tra memoria individuale e generazionale. La riflessione compiuta in questo lavoro biennale ha evidenziato alcuni problematiche che sono diventate la base di questa proposta:

 

1.        la separazione tra memoria e storia si riflette nella distanza tra pubblico e privato

2.        la memoria individuale è spesso appiattita sui media e sugli stereotipi da essi offerti

3.        la storia politica emargina la storia sociale e gli eventi prevalgono sui processi nella costruzione di memoria

4.        la crisi dell’adulto e del formatore coincide con la difficoltà a recuperare il senso dell’esperienza nella società contemporanea

5.        c’è una difficoltà a determinare i propri valori (da parte dell’adolescente e dell’adulto/a) e a connetterli con il senso della storia

6.        la mancanza di una progettualità forte nelle ultime generazioni rischia di eliminare il futuro e di far perdere il senso del passato, appiattendo la percezione della temporalità negli adolescenti su un presente eterno e non modificabile

 

Obiettivi  formativi (anche in vista di eventuali esiti didattici)

Queste problematiche, trasformate in bisogni formativi, ci hanno guidato nell’individuazione dei seguenti obiettivi :

1. Conseguire la consapevolezza del  rapporto tra memoria e storia, tra biografia personale e  dimensione pubblica; riconoscimento della distanza che divide non solo storia e memoria, ma anche le diverse memorie;

2. Analizzare il processo di costruzione della memoria individuale e collettiva; comprendere in che modo la dimensione sociale e il progetto condiviso della propria generazione hanno  influenzato le scelte personali;

3. Individuare la rilevanza dei processi sociali nel mutamento storico e coglierne i legami con la sfera della politica; approfondire le dinamiche storiche tra dimensioni pubblica e privata;

4. Superare la percezione di isolamento generazionale, grazie alla valorizzazione delle possibili relazioni tra culture ed esperienze e l’individuazione di opportune strategie di comunicazione; 

5. Rendere consapevoli del proprio universo valoriale e di come esso sia intrecciato in modo dinamico con i processi storici;  

6. Acquisire consapevolezza delle diverse forme di progettualità, legate alla pluralità dei tempi  sociali e individuali, e della possibilità di  gestione (se non di determinazione) dei mutamenti  e della complessità;

7. Ritornare all’interesse verso la storia collettiva e sociale attraverso la valorizzazione del coinvolgimento nella politica, grazie alla scoperta dell’inevitabile legame tra pubblico e privato: dalla curiositas alla cura;


DESCRIZIONE DEL PERCORSO DI RICERCA

La ricerca individua il campo di indagine nelle trasformazioni delle famiglie nel corso degli anni ’50-’60 in Italia. La famiglia viene intesa come luogo di osservazione di:

·         Rapporti tra generazioni

·         Ruoli sessuali e rapporti di genere

·         Scelte demografiche

·         Modi e luoghi dell’abitare

·         Tempi individuali, familiari e sociali

·         Risorse e consumi

 

PRIMA FASE: ricerca e produzione di fonti di memoria

 

·         Ricognizione sugli aspetti teorici dell’uso delle fonti orali e di memoria.
Bibliografia da Bertacchi, Contini, Passerini, Portelli

 ·         Esercizio autobiografico o di interviste reciproche sull’esperienza familiare nell’infanzia o nell’adolescenza: si potrebbe partire dalla ricostruzione della propria esperienza/memoria sulla base della  griglia di interviste presente in La famiglia degli anni 50, ricerca a cura del Landis

 ·         Esame di interviste che diano conto di differenti esperienze e di diverse autorappresentazioni. Individuare le informazioni su contesto,  sentimenti,   atteggiamenti

       Altre fonti di memoria: a scelta tra la documentazione raccolta da Landis, Insegnanti di storia, video e interviste su La famiglia degli anni 50; da Irsifar, Giovani donne inurbate a Roma negli anni’50; da Irrsae-Piemonte, Genere,  storia, scuola: sei percorsi didattici, 1999; Alasia, Montaldi, Milano, Corea; Revelli, L’anello forte;  numeri monografici di Memoria su Bambini,  Bambine  racconti d’infanzia

 

SECONDA FASE:   dalla griglia interpretativa alle parole chiave.

 Una prima serie di parole chiave  può essere:

·         soggettività; memorie; storie;

·         esperienza, aspettativa, temporalità

·         generazione;

·         ruoli maschili e femminili;

·         privato, pubblico;

·         politico; sociale; etico

·         cambiamento/permanenza;

·         modernità; modernizzazione; postmodernità;

 Lavorare sulle definizioni a partire da alcuni testi teorici quali:
Passerini, Leccardi, Rossi-Doria, Di Cori, Jedlowski, Koselleck, Bourguière, Siebert, Saraceno, Piccone Stella, Ferrajoli, Generazioni numero di Parole chiave, Ceserani, Giddens

   Terza fase:  confronto con la  storiografia.

 Rileggere la storiografia attraverso le parole chiave del glossario; individuare i modelli interpretativi e confrontarli con i dati delle interviste.

                Storiografia sulla famiglia: Barbagli, Anderson, Bimbi
                Storiografia sull’Italia repubblicana: Storia dell’Italia repubblicana, Einaudi; Crainz, Ginsborg, Lanaro, Colarizi

 

Quarta fase: confronto con altre fonti coeve sulla famiglia

 Ricontestualizziamo le memorie rispetto ad altre fonti coeve variate nella tipologia, evidenziando i “vuoti” di memoria, le cesure/censure, la gerarchie delle rilevanze.

·         Fonti quantitative:

-          demografiche

-          economiche

·         Fonti giuridico-politiche

-          leggi, sentenze

-          dibattiti parlamentari

·         Fonti sociologiche

-          inchieste giornalistiche

-          indagini sociali

·         Fonti visive

-          fotografie

-          inchieste televisive

-          manifesti pubblicitari

·         Fonti urbanistiche-architettoniche

                                     -    Piani regolatori

                                     -    Modelli abitativi

·         Fonti letterarie e artistiche

-          letteratura

-          film

 

Quinta fase: analisi dei risultati

 In questa fase  l’acquisizione della consapevolezza del rapporto memoria-storia dovrebbe emergere attraverso il rilievo delle omogeneità e differenze rispetto a periodizzazioni, cesure, oblii nelle memorie e assenze nelle storiografie, e la successiva operazione di problematizzazione  delle indicazioni emerse.

 

Sesta fase:  ricomposizioni

 Confronto tra generazioni e tra diverse soggettività; approfondimento  di prospettive critiche nella trasmissione; inizio di consapevolezza delle stratificazioni temporali .