Anche il ruolo dellinsegnante assume una nuova
connotazione allinterno di un operare che si muova su questa linea. Egli non è più
lerudito enciclopedico che trasmette conoscenze sempre più complesse e articolate a
seconda del grado di scuola in cui opera. Non è nemmeno loperatore asettico che
fornisce agli alunni strumenti scientifici, dichiarandosi non responsabile delle
costruzioni che con questi saranno realizzate. Il docente è colui che possiede, ad un
grado maggiore di affinamento, le stesse abilità e competenze che gli alunni devono
maturare grazie proprio alla sua mediazione didattica.
Insegnare
storia diventa allora partecipare, e con un ruolo fondamentale, ad esperienze di
apprendimento, condividendone e determinandone direzione e risultati.10 La mediazione del docente è dunque lo spazio nel quale si
gioca la bontà e lefficacia di qualsiasi percorso cognitivo. Se tale mediazione non
è efficace, una qualche forma di apprendimento avverrà comunque, ma sarà legata ad
eventi non controllati, che potranno produrre gli esiti più diversi. La didattica,
invece, ha il compito di favorire laccesso degli alunni ai concetti di una
particolare disciplina o, specularmente, di rendere i concetti di quella disciplina adatti
ai livelli di apprendimento degli alunni, in modo da produrre un potenziamento delle loro
abilità cognitive.11
La didattica
della storia, quindi, deve investigare due facce della stessa medaglia, da una parte le
abilità cognitive connesse a quelli che abbiamo definito i "nuclei tematici
fondamentali del fare storia"; dallaltra la gradualità nel proporle agli
alunni, in riferimento alletà e al livello dei prerequisiti. Le proposte che
vengono avanzate in questi due ambiti non possono e non intendono essere esaustive; anzi,
la loro funzione è quella di stimolare una ricerca, che attraverso il confronto e
adeguate sperimentazioni, consenta di giungere a più precise definizioni.

NOTE
10 La ricchezza e la
complessità della funzione del docente di storia sono evidenziate in modo adeguato in I.
Mattozzi, Le competenze del professore di storia, cit. Tali competenze, che nel
saggio in oggetto sono riferite essenzialmente alle operazioni testuali (vedi schemi
6,7,8,9) sul sapere e sulla comunicazione didattica (schema 10), se prive di adeguata
consapevolezza da parte del docente del valore epistemologico dei concetti di storia,
storiografia, memoria e delle loro relazioni, possono indurre ad un rapporto di dipendenza
dal testo o dai testi storiografici nei quali sono strutturate conoscenze o sistemi di
conoscenze. Il percorso didattico verrebbe a porsi quindi come conoscenza di conoscenze
testuali e non come costruzione di nuove conoscenze, ipotesi, questultima, che è
alla base di questo percorso didattico sul quartiere di Fiera. torna su
11 "Il vero
problema dellinsegnamento della storia non consiste, mi pare, nel mettere gli
studenti in condizioni di rispondere a qualsiasi domanda, comunque formulata, ma di
fornire loro gli strumenti concettuali e cognitivi per capire come e perché si formulano
le domande, o si possono dare, le risposte secondo le regole del metodo storico". [
F. Traniello, cit.] torna su

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