900 miliardi al giorno la stima dei costi della
guerra.
34.000 missioni aeree della Nato sulla Jugoslavia in
73 giorni.
21.000 bombe e missili sganciati durante i raid Nato
condotti da 1.000 aerei.
5.000 militari jugoslavi morti, secondo stime Nato,
su 40.000 soldati jugoslavi in Kosovo.
1.200 civili serbi uccisi, secondo fonti russe. 15.000
feriti serbi.
12 errori riconosciuti dalla Nato.
200.000 miliardi di danni, secondo le stime
jugoslave.
Sono stati distrutti: 50 ponti, 15 strade interrotte e
le principali linee ferroviarie, 5 aeroporti civili, 200 fabbriche, 190 scuole, 50
ospedali
500.000 disoccupati.
Calo del Prodotto interno lordo della Serbia -27%,
dell'Albania -9%, della Macedonia -8%, della Bulgaria -4%, della Bosnia -20%, della
Romania -3,5% .
782.100 profughi in Albania, Macedonia, Montenegro; 76.475
rifugiati in altri Paesi, 5.800 kosovari a Comiso, quantificato il resto
degli arrivi in Italia in 12.736.
500 centri abitati distrutti dai serbi in Kosovo.
350 miliardi spesi dall'Italia per la missione
di pace.
110.000 miliardi circa per la missione Arcobaleno.
6.349 soldati dell'esercito italiano impegnati nelle
operazioni.
54 aerei italiani usati nelle missioni Nato.
4.800 miliardi il costo probabile della forza di
pace.
55.000 miliardi il costo presunto della ricostruzione
in tutta l'area dei Balcani.
50.000 forze di "peacekeeping" della Nato
in via di dispiegamento.
Possibile previsione di spese per la ricostruzione:
35.000 miliardi.
(dati ricavati da "Il Corriere
della sera", 5 giugno 1999).

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