Nel Convegno La scuola che cambia fa la storia: un progetto per il 2000,
tenutosi a Venezia il 15 e 16 ottobre 1999 per iniziativa dell'Istituto Veneziano per la
storia della resistenza e della società contemporanea e del Comune di Venezia, a cui
hanno aderito altri Enti e Istituzioni (Provincia di Venezia, Archivio di Stato, IRRSAE,
Provveditorato), sono confluite esperienze e iniziative in atto da anni in diverse scuole
di Venezia e provincia, nonché in altre zone del Nord Est (Ferrara, Trieste, Bolzano),
sul tema degli archivi scolastici.
Questo tema, come quello della storia della
scuola, non è del resto nuovo come oggetto di studio e di ricerca. Occorre notare però
che in tempi recenti attorno ad esso è cresciuta l'attenzione con iniziative provenienti
sia dalla base sia dal vertice del sistema scolastico italiano. Questa ripresa di
interesse è sicuramente da attribuire all'impatto dei processi di trasformazione che
hanno investito nel corso degli ultimi decenni il corpo stesso della scuola sia nei
soggetti che la costituiscono, studenti e insegnanti, sia sul versante dei contenuti
culturali in essa circolanti, sia per quanto riguarda l'insieme dei significati
progressivamente assunti da questo mondo e dai suoi rapporti con la società. Le
iniziative legislative promosse da Governo e Parlamento hanno impresso una forte
accelerazione a questi processi e determinato le condizioni di una maggiore consapevolezza
dei cambiamenti in corso, nonché dei rischi e delle opportunità ad essi legati. E'
inevitabile, oltre che auspicabile, che in un contesto di questo genere la domanda di
storia, intesa anche come storia delle singole istituzioni scolastiche, trovi le
condizioni migliori per sorgere e diffondersi. Frutto di questa congiuntura possono essere
considerate pubblicazioni come, ad esempio, il volume che contiene il catalogo delle
raccolte scientifiche del Liceo "Giovanni Prati" di Trento (R.G. Mazzolini, Le
collezioni scientifiche del Ginnasio Liceo "Giovanni Prati" di Trento,
Trento, 1997) o, per andare all'altro capo d'Italia, il volume curato da M. Iemmolo Istituto
Tecnico Statale "Archimede", Ragusa, 1997, che ricostruisce i 130 anni di
storia dell' Istituto Tecnico di Modica (RG), nella Sicilia sudorientale.
Il titolo stesso del Convegno e la relazione introduttiva, tenuta da Maria Teresa Sega dell'Istituto
Veneziano per la storia della resistenza e della società contemporanea, hanno
sottolineato la non casuale coincidenza tra l'avvio del processo di autonomia delle scuole
e le iniziative volte ad ordinare e, in molti casi, salvare gli archivi, le "stanze
della memoria", i luoghi di sedimentazione e raccolta delle tracce lasciate dai
soggetti che hanno attraversato il pianeta scuola nel corso del tempo. La relazione di
Ester De Fort, dell'Università di Torino, su Storie di scuole, storia della scuola:
l'educazione italiana tra '800 e '900 ha delineato, in apertura dei lavori, le linee
di sviluppo della storiografia sulla scuola in Italia e ha evidenziato come solo a partire
dagli anni '70 la storia della scuola sia riuscita nel nostro paese ad emanciparsi dalla
sua riduzione, di matrice gentiliana, ad aspetto della storia della pedagogia e
dell'educazione. Ciò ha determinato le condizioni perché la scuola diventasse oggetto di
storiografia focalizzando l'intreccio tra storia della scuola e storia della società e
allo stesso tempo ha ridato valore e significatività agli archivi scolastici, per la
possibilità da essi offerta di documentare la storia della singola istituzione scolastica
e la storia sociale del territorio ad essa circostante.
Molte comunicazioni hanno approfondito il tema
degli archivi, con il contributo di archivisti e tecnici della conservazione dei beni
culturali, e dato notizia di esperienze realizzate a questo riguardo da
insegnanti/ricercatori, impegnati in un lavoro duro e complesso, svolto nella maggior
parte dei casi secondo modalità tipiche del volontariato, con i pregi e i limiti che
questo comporta. I risultati raggiunti consentono di discutere e valutare con maggiore
consapevolezza il contributo che queste pratiche e queste iniziative possono apportare
alla valorizzazione degli archivi scolastici sia sul versante delle ipotesi di ricerca e
di mediazione didattica da sperimentare nell'ambito di un laboratorio di storia, sia sul
versante dell'ipotesi di costruzione di un "Museo della scuola". Il Convegno è
stato un momento di raccolta e di bilancio delle attività svolte su questo terreno e
nello stesso tempo ha lanciato il progetto di un Museo-laboratorio della scuola di Venezia
e Mestre che raccolga, censisca e renda fruibili per la ricerca e la didattica gli archivi
scolastici. Si tratta di un progetto ambizioso che ha come interlocutori non soltanto le
scuole ma anche gli Enti locali e l'Archivio di Stato e si propone di realizzare su questi
temi nel settembre 2000, data di attuazione dell'autonomia, una mostra. |